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                                                                                 Presidente della Repubblica
                                                                                 Carlo Azeglio Ciampi
                                                                                 Palazzo del Quirinale – P.zza del Quirinale
                                                                                 0187 Roma

                                                                                 On. Giuliano Amato
                                                                                 Presidente del Consiglio dei Ministri
                                                                                 Palazzo Chigi – P.zza Colonna
                                                                                 00187 Roma

                                                                                 On. Vincenzo Visco
                                                                                 Ministro del Tesoro, del Bilancio
                                                                                 e della Programmazione Economica
                                                                                 Via XX Settembre 97 00187 Roma

                                                                                 On. Livia Turco
                                                                                 Ministro per la solidarietà sociale
                                                                                 Via Vittorio Veneto, 56 – 00187 Roma

Oggetto: Dimezzate le risorse per il volontariato

Con l’"Atto di indirizzo recante le indicazioni per la redazione, da parte delle fondazioni bancarie, del bilancio relativo all'esercizio chiuso il 31 dicembre 2000", (GU n. 96 del 26-4-2001) il Ministero del Tesoro ha ridotto drasticamente le risorse a disposizione per l’associazionismo di volontariato.
Per inquadrare correttamente la questione è necessario rifarsi a quanto disposto dall’art. 15 della legge quadro per il volontariato 266/91 stabilisce che le Fondazioni bancarie "devono prevedere nei propri statuti che una quota non inferiore ad un quindicesimo dei propri proventi, al netto delle spese di funzionamento e dell'accantonamento di cui alla lettera d) del comma 1 dello stesso articolo 12, venga destinata alla costituzione di fondi speciali presso le regioni al fine di istituire, per il tramite degli enti locali, centri di servizio a disposizione delle organizzazioni di volontariato, e da queste gestiti, con la funzione di sostenerne e qualificarne l'attività"
Le recenti leggi di riordino delle Fondazioni bancarie ribadiscono che "Gli statuti delle fondazioni assicurano il rispetto della disposizione di cui all'articolo 15 della legge 11 agosto 1991, n. 266" (DL 153/99 che precisa quanto stabilito dall’art. 2 comma b della legge 461/98).

Contrariamente a tutto ciò con l’Atto di indirizzo recante le indicazioni per la redazione, da parte delle Fondazioni bancarie del bilancio consuntivo 2000, il Ministro del Tesoro ha stabilito che il calcolo è ora "determinato nella misura di un quindicesimo del risultato della differenza tra l'avanzo dell'esercizio meno l'accantonamento alla riserva obbligatoria di cui al paragrafo precedente e l'importo minimo da destinare ai settori rilevanti ai sensi dell'articolo 8, comma 1, lettera d), del decreto legislativo 17 maggio 1999, n. 153".
Ciò porta, come minimo, ad un dimezzamento dei fondi speciali per il volontariato, che può diventare ancora più consistente negli anni prossimi se il Ministro del Tesoro deciderà (possibilità prevista dall’art. 2 comma b della legge 461/98) di aumentare l’importo minimo del 50% del reddito che le Fondazioni bancarie devono destinare a scopi di utilità sociale (nei settori della ricerca scientifica, dell'istruzione, dell'arte, della conservazione e valorizzazione dei beni culturali e ambientali, della sanita' e dell'assistenza alle categorie sociali deboli).
Così si giunge al paradosso di contrapporre i fondi per i Centri di servizio agli scopi sociali delle fondazioni: l’aver stabilito che almeno la metà dei proventi delle fondazioni bancarie siano dedicati a fini sociali finisce per ridurre drasticamente i fondi per il volontariato.

Ricordiamo che questi fondi hanno permesso di costruire uno strumento importante come i Centri di Servizio al Volontariato; che costiutuiscono un’opportunità di rilievo per la qualificazione e l’aggiornamento di tutti i cittadini che desiderano destinare il proprio tempo e le proprie energie alle attività di volontariato, attraverso una gestione democratica delle risorse a ciò destinate. Centri la cui importanza va oltre il volontariato per costituire un volano di promozione e qualificazione dell’intero Terzo settore, di cui del resto il volontariato è parte insostituibile.
Siamo ben consapevoli dei problemi ancora aperti relativi all’utilizzo di questi fondi:

Tutto ciò, insieme ad inerzie di carattere burocratico nell’istituzione e rinnovamento dei Comitati di gestione che devono erogare i fondi, determina un accumulo di risorse, che sino al loro utilizzo rimangono sotto la custodia delle fondazioni.
Non ci sono quindi risorse eccedenti che non vengono spese ma procedure che ne impediscono l’utilizzo.
Le organizzazioni di volontariato hanno più volte espresso la loro volontà di rendere più celere l’utilizzo dei fondi, che tra l’altro si svalutano nel tempo, mentre gli interessi non costituiscono come di norma "un annesso del capitale" ma rimangono a disposizione delle fondazioni.
Da tempo ci battiamo per un pieno utilizzo delle risorse, oltre che per un riequilibrio dei fondi a livello regionale, come del resto aveva ribadito la stessa Corte Costituzionale nelle sue sentenze 355/92 e 500/93, che sottolineano l’importanza di questi fondi per garantire il diritto fondamentale del cittadino di impegnarsi per il bene comune.
Allo scopo di utilizzare celermente i fondi, dopo un anno di lavoro di concertazione tra Fondazioni bancarie, Comitati di Gestione, Osservatorio nazionale del Volontariato, Regioni, Centri di Servizio ed il Dipartimento per gli Affari Sociali, il Ministro per la Solidarietà sociale ha interpretato la legislazione sui Centri di servizio (Comunicazione del 22 dicembre 2000) in modo da rendere possibile l’utilizzo di una parte dei fondi a loro disposizione per erogare servizi al fine di sostenere economicamente i progetti dalle organizzazioni di volontariato. Progetti che in futuro sarà difficile sostenere se rimarrà immutatia l’impostazione da parte del Ministero del Tesoro.
Per affrontare i problemi su esposti, insieme ad un’attenta opera di valutazione atta a migliorare sempre più l’intervento dei centri a favore del volontariato, non possiamo che ribadire, ancora una volta, il nostro sostegno a quanto scritto dalla Ministra Livia Turco il 22 dicembre scorso, che comunicava "la a più ampia disponibilità del Dipartimento affari sociali a promuovere, con modalità e tempi da individuare, tutte le più efficaci iniziative di incontro e di dibattito, attraverso, in particolare, l'istituzione di un ambito ufficiale di concertazione, atto a promuovere tra i Centri di Servizio stessi e tra questi e i Comitati di gestione, gli Enti regionali e gli altri Enti locali nonché le Fondazioni Bancarie stesse e l’ACRI, sia il miglior risultato in termini di concertazione tra detti Enti, sia l'efficacia degli interventi di sostegno in argomento"

Infine con il presente appello rendiamo noto a Lei Signor Presidente, al Presidente del Consiglio ed a tutte le parti interessate la nostra ferma volontà di opporci, anche legalmente, se non si modificherà l’orientamento del Ministero del Tesoro in materia, a un provvedimento giuridicamente infondato che determina un grave arretramento nel sostegno e nella formazione all’impegno volontario per il bene comune, soprattutto verso i più deboli.

Nella speranza di un tempestivo riscontro, porgiamo distinti saluti.
 

                                                                        Conferenza Permanente dei Presidenti delle
                                                                    Associazioni e Federazioni Nazionali di Volontariato

                                                                                Maria Pia Montiferrari Bersani

                                                                                                (Presidente)

    Roma 29/5/2001



Aderiscono alla Conferenza Permanente dei Presidenti delle Associazioni e Federazioni Nazionali di Volontariato:

ACISJF – Associazione Cattolica Internazionale al Servizio della Giovane; AGE – Associazione Italiana Genitori; AGESCI – Associazioni Guide e Scouts Cattolici Italiani; Ai.Bi. – Asoociazione Amici dei Bambini; AICAT – Associazione Italiana dei Club degli Alcolisti in Trattamento; ANOLF – Associazione Nazionale Oltre Le Frontiere; ANPAS – Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze; A.N.T.E.A. Associazione Nazionale Terza Età Attiva; ARCI – Nuova associazione; Arcizagazzi; Associazione per la Promozione Sociale e Culturale dei Disabili Visivi; AUSER – Associazione Autogestione Servizi e Solidarietà; AVULSS – Associazione per il Volontariato nelle Unità Locali dei Servizi Sociosanitari; CIPSI – Coordinamento di iniziative Popolari di Solidarietà Internazionale; Confederazione Nazionale Misericordie d'Italia; Consorzio Nazionale FRATRES; FOCSIV – Federazione Organismi Cristiani di Servizio Internazionale di Volontariato; G.V.V. – Gruppi di Volontariato Vincenziano A.I.C. Italia; Mo.Vi. –Movimento di Volontariato Italiano; SEAC – Coordinamento Enti e Associazioni di Volontariato Penitenziario; Società San Vincenzo De Paoli; Telefono Amico Italia.